Quando si parla di nuovo ci immaginiamo di avere di fronte qualcosa che non abbiamo mai “conosciuto” o saputo fosse mai “esistito”.

Nel marketing, come in altro, nuovo o vecchio è solo un concetto relativo riportabile ad una situazione temporale. Tendenze e mode si intrecciano nei tempi modificando le loro espressioni ed i loro stili, prendendo dal passato e riportando al presente, sognando il prossimo futuro. Ma, aspetti vicini al tempo, contrastano le teorie riportando all’attenzione del marketing nuove possibili fenomonologie.

Qui parliamo di marketing di prossimità.
Partiamo da buoni “intenditori” dalla sua (la mia) definizione. Si tratta di una espressione del marketing che declina le sue forme e azioni in una area territoriale circoscritta ad un perimetro in cui racchiude in un insieme di valori contraddistintivi il suo target. Non è territoriale perchè comunica al territorio. E’ territoriale perchè comunica SUL TERRITORIO, utilizzando mezzi e modalità che si adattano all’area in cui è circoscritta la sua azione. Non ha un target definito. Si muove adattandosi al territorio e al target che vive nell’area.

Il mix tra necessità del mercato (1) e fenomeni sociologi (2) ha dato “benzina” al marketing di prossimità. 1) il mercato sente la necessità di avvicinarsi e di calarsi sempre più nella vita del customer. “crea e investe” nelle comunità per raggrupparle e tenerle sotto controllo. Le studia e ne influenza i comportamenti di acquisto. 2) la società degli acquirenti, dal canto suo, si è trovata tramite le tecnologie al centro di un sistema che gli permette di evidenziare le proprie necessità a favore di risposte che a volte si scoprono vicine, altre volte tardano ad arrivare.

L’efficacia di questa metodologia la stiamo scoprendo in questo periodo. Il mercato dei provider di idee, contenuti e di tecnologie sta nascendo ora ma già troppe sono le società che in maniera disordinata e senza molta fantasia sono nate sfruttando la tecnologia attuale per “sparare” messaggi testuali sui cellulari. Speriamo che qualche “illuminato” si svegli e unisca capacità di comunicazione a tecnologia. E’ fondamentale dare qualità a queste nuove forme di comunicazione perhè possano essere efficaci e convincenti. Gli investimenti non tarderanno ad arrivare. Ad oggi i pochi esperimenti che conosciamo sono ancora poveri perchè si possano fare previsioni. Ma se manteniamo al centro dell’attenzione la posizione centrica del customer e la necessità di avvicinarci alla sua “vita” e alle sue esperienze possiamo immaginare che del marketing di prossimità ne sentiremo parlare molto da qui in futuro.

Qui trovate qualche ulteriore commento su questo argomento. Molto altro lo diremo insieme nei prossimi post, ma nel frattempo proprio perchè non ci sarebbe migliore occasione di questa (un nuovo che avanza) vi lascio con un paio di pensieri che rincorrono i miei movimenti imprenditoriali da qualche anno: innanzitutto è fondamentale conoscere ed analizzare la società degli acquirenti per promuovere una politica del fare intelligente ed efficace E in secondo luogo a noi spetta il compito di promuovere il merito per fermare le improvvisazioni che spengono le potenzialità e ritardano il progresso.