Vi riporto di seguito un’idea che ebbi nel 2006, oltre dieci anni fa.
La chiamai iLife ed era il nuovo iPhone, allora lo definivo il nuovo iPod della Apple. Allora l’iPhone non esisteva ancora, arrivò nel 2007.

 

Cosa intendo per uomo aumentato? “un uomo più intelligente di quanto lo sia per natura propria”. Ecco come?

L’iPod del futuro, ad esempio, cosa potrà fare? Aldilà del telefono, della musica, radio, video, ecc… Beh, se fosse intelligente e diventasse il migliore conoscitore di noi stessi potrebbe scegliere le musiche in base al ns umore, accendere le proprie funzioni in corrispondenza dei nostri comportamenti e dell’ambiente che stiamo frequentando, potrebbe registrare i rumori quando sente delle parole che possono accrescere le ns banche dati, potrebbe domani essere comandato dai nostri sensi. Potrebbe ad un nostro comando nervoso cercare informazioni e fornircele. Potrebbe fare tante altre cose ancora. Quante? Se fosse intelligente tutte quelle che l’ambiente circostante gli permetterebbe! Potrebbe evolvere con noi. Potrebbe raccontare la nostra storia, la nostra vita! Non un semplice registratore audiovisivo ma una nostra estensione.

Perché ho pensato a questo? Semplice. Perché ho visto e tocco con mano tutti i giorni i nostri limiti di uomini. Lavoriamo in multitasking, cooperiamo in uno, due o molti. Scambiamo informazioni, dati convulsamente in grande quantità. Il tutto limitato dal ns essere uomini, per cui limitati dall’età, dalle energie e dalle capacità che abbiamo. Ma se avessimo un compagno hi-tech che istruito da noi nel tempo, magari fin dall’infanzia, espandesse e supportasse le nostre funzioni? Diventeremmo il terreno su cui impiantare le nano tecnologie per lo sviluppo di nuove funzioni. Trasformeremmo in realtà i fantastici sogni-robot giapponesi, i cosiddetti cyborg. In alcuni videogiochi vediamo già soldati militari combattere e servirsi di armi tecnologicamente avanzate, integrate con le tute, con i sistemi visivi, in grado di comunicare con tutte le forze armate, con funzioni per mimetizzarsi, nascondersi e addirittura potenziare le funzioni cerebrali.

Se tutto questo poi, un domani, dovesse riuscire a entrare nella vita quotidiana cosa mai potrebbe diventare? Vedo in quel momento la nascita dei nuovi prodotti rivoluzionari ad alto valore aggiunto che modificheranno di nuovo la nostra vita. Forse qualcuno la migliorerà. Altri la peggioreranno. Avremmo sempre tra di noi i tradizionalisti che rimpiangeranno i campi di fiori, i libri di carta, i bar e i post-it. Saranno sempre di più gli avanguardisti che semineranno “nuovi sentimenti” e nuovi mood.

Sarà la rivoluzione dell’uomo, la sua trasformazione, la sua nuova evoluzione. Allora tra cinquanta anni risponderò: “se NETSCAPE nel 2007 fu giudicato il primo tra 50 dei migliori prodotti hi-tech di tutti i tempi, oggi non potrò che votare I-LIFE della MicroApple. Nato nel 2033 da una invenzione di Steve Jobs e Bill Gates nei laboratori di MicroApple, viene impiantato nel corpo dei bambini dall’età di 4 anni con attive tutte le funzioni sensoriali. I-LIFE cresce con VOI, impara a conoscervi e contribuirà nel tempo a fornirvi informazioni e dati dialogando direttamente con la vs mente. I-LIFE è integrato con le intelligenze artificiali ed i sistemi informativi del pianeta e vi fornirà funzioni territoriali e spaziali di interazione. I-LIFE oggi è usato da oltre 2 milioni di persone. Le sue estensioni motorie vi permetteranno di abilitare funzioni di interazione simili a quelle permesse dalle vs braccia…” – mi fermo qui.

Che direzione prenderanno i grandi e geniali ingegneri del futuro quando si troveranno di fronte le idee e gli strumenti per trasformare l’uomo? Lo faranno non curandosi come oggi delle interferenze che alimenteranno nelle persone? Si! Andranno avanti ricercando la perfezione del pensiero tecnologico a scapito della personalità e del cuore dell’uomo.

Il prodotto hi-tech di domani passerà da qui e se volete leggere un articolo interessante sul tema del transumanesimo, qui!