Sapient e Falce: Futuro distopico o semplice coincidenza?

Avete mai letto un libro e pensato che…

Avete mai letto un libro e pensato: “Wow, sembra che questo autore abbia una macchina del tempo!”? Bene, questo è esattamente quello che ho provato leggendo la trilogia “Falce” di Neal Shusterman. Ma la cosa divertente è che ha rafforzato in me questo pensiero è che nel mio romanzo “Sapient, La Nascita delle Intelligenze Artificiali” mi sono trovato a immaginare un mondo che, in molti aspetti, assomiglia a quello di Shusterman. Coincidenza? Chissà, ma le somiglianze sono davvero intriganti. E se il futuro fosse davvero questo? quando ho scritto Sapient pensavo ad un futuro plausibile e forse lo è.

La tecnologia sovrana del mondo

Nel mio “Sapient”, i nanniti non sono solo piccoli robot che migliorano la nostra vita, rendendola eterna. No, sono i Pearl, loro controllano tutto, dal respiro che fai al pensiero che hai. E chi è che detiene il potere in “Falce”? Esatto, il Thunderhead. Questa super Intelligenza Artificiale gestisce la società, assicurandosi che tutto vada per il meglio… o almeno così sembra. Entrambi i mondi si chiedono: quanto possiamo fidarci di una Intelligenza Artificiale per prendere decisioni cruciali per la nostra vita? C’è una frase in “Falce” che mi colpisce particolarmente: “Il Thunderhead sapeva tutto, tranne cosa fare con questa conoscenza” (da “Falce” di Neal Shusterman). E tu, ti fideresti di lasciare tutte le decisioni nelle mani di un’intelligenza artificiale?

Bye-bye, Internet!

Ti ricordi quei tempi in cui ci si connetteva al mondo tramite Internet? Bene, nei nostri libri, quel mondo è andato, puff, sparito! In “Sapient”, il vecchio caro Internet è stato sostituito da qualcosa di più sofisticato, un sistema di Intelligenze Artificiali che è connesso a tutte le coscienze umane ed allo stesso tempo ha creato una nuova rete, più sicura ed utile all’evoluzione del genere umano. Shusterman ci porta un concetto simile in “Falce” con il Thunderhead, una sorta di rete di conoscenza così avanzata che rende obsoleto l’Internet come lo conosciamo (lui parla di fine del Cloud). È un’idea che può sembrare allettante, ma come sempre, la domanda è: a cosa siamo disposti a rinunciare in cambio di un controllo così totale? Immagina di vivere in un mondo dove ogni tua azione è registrata e controllata da una tecnologia che non dorme mai ma che è stata eletta a governare, amministrare la vita.

Vita eterna, ma a che prezzo?

Non sarebbe fantastico vivere per sempre? Sì, ma c’è un piccolo problema: chi decide quando è il tuo turno di lasciare il posto? In “Falce”, questo compito è affidato alle Falci, che decidono chi deve morire per mantenere l’equilibrio tramite la spigolatura. In “Sapient”, non siamo troppo lontani: la tecnologia ha reso possibile controllare la vita e la morte, ma con sfumature che fanno riflettere. Io non credo alla vita eterna, ma in entrambi i libri, la gestione della mortalità ci costringe a chiederci: chi ha il diritto di decidere sulla vita altrui? E siamo davvero pronti a delegare questo potere a una macchina? “Morire è la cosa più facile del mondo. È vivere che è difficile” (da “Falce”). Un bel grattacapo, non credi?

Conclusione: Cosa ci insegnano questi mondi?

Alla fine, cosa possiamo imparare da questi mondi distopici a cui pensiamo come rappresentativi del nostro futuro? Sia “Sapient” che “Falce” condividono una profonda riflessione sull’umanità, sulla tecnologia e sulle paure che ci definiscono. La letteratura ci offre la possibilità di esplorare questi temi in modo sicuro, di riflettere sulle scelte che facciamo oggi e su come queste potrebbero plasmare il nostro futuro.

E tu, cosa ne pensi? Ti senti più vicino all’idea di un futuro governato dalla tecnologia o preferisci affrontare i mostri nascosti dentro di te? Qualunque sia la tua risposta, una cosa è certa: la lettura ci offre una via per esplorare l’ignoto, per comprendere meglio noi stessi e il mondo che ci circonda. Quindi, che tu sia un fan della fantascienza o del fantasy, questi libri offrono spunti di riflessione che non puoi perdere.