Pensavo a quando il federalismo completerà il proprio corso.
A quando aree di territorio, forse ancora le regioni, amministreranno le proprie risorse in totale indipendenza. A quando le amministrazioni locali avranno al posto dei patti di stabilità, obiettivi sociali ed economici da garantire e raggiungere.
Beh, in quel futuro che mi auguro più vicino di quanto si possa immaginare, auspico all’addivenire di una formula perchè i comuni possano amministrare e competere, migliorando la qualità e l’efficienza dei servizi sociali. Ve lo racconto meglio.
Amministrare, in un’ottica orientata al bene comune, ovviamente, ma basata su saldi principi etici e liberali nonchè su bravura e ordine del merito.
Competere. Pensiamo a quando il federalismo avrà compiuto il suo primo corso e creato le autonomie locali economiche. Allora, le amministrazioni locali potranno esercitare in totale indipendenza la totale governità dei propri fondi. Investirli. Spenderli. Donarli. Essi potranno però esercitare azioni economiche simili alle operazioni di business delle aziende e creare valore attraverso i servizi sociali. Essi potranno trasformare ad esempio i comuni in piccole aziende. Con un proprio bilancio. Con strutture organizzative innovative. Creando business. Creando valore. Creando denaro. Lontano dalle imprese. Ma libere economicamente. Le amministrazioni potrebbero competere tra loro. I servizi tra un comune ed un altro potranno essere comparati. I differenziali basici potranno essere ad esempio il peso fiscale, la qualità dell’aria, la quantità di asili, il rapporto tra verde e cemento, la presenza di parchi, fiumi, animali, la sicurezza, le malattie, i servizi sanitari, ecc… I cittadini in futuro potrebbero scegliere in quale comune abitare in funzione dell’efficienza e dei servizi offerti da un comune piuttosto che un altro. Alcuni potrebbero essere interessati a pagare meno tasse magari a scapito di una qualità dell’aria minore e della mancanza di aree verdi. Altri potrebbero invece voler pagare più tasse ma vivere in luoghi dove verde e ambiente fossero ai primi posti delle priorità.
Migliorare la qualità ed i servizi. Se tutto ciò domani fosse reale, le amministrazioni locali si troverebbero a dover fronte a migrazioni in ed out frequenti, dettate da logiche oggettive e legate ai differenziali sopra elencati. Il tutto costringerebbe le amministrazioni locali a doversi comparare le une con le altre. Una continua “corsa” a migliorare i propri servizi e le condizioni di vita dei cittadini.
Se domani fosse veramente così… vi dico
FORZA al federalismo
FORZA al business e al mercato libero per le pubbliche amministrazioni locali
FORZA alla competizione tra le amministrazioni locali
Di Luigi Einaudi la frase “La libertà economica è la condizione necessaria della libertà politica.”. E oggi non c’è ne una nè l’altra.