L’ho chiamato “in your face communication”. Si tratta del nome che ho deciso di assegnare agli esempi di network Digital Signage che ho trovato in California in questo mio viaggio a Los Angeles in occasione dell’E3 2011.
Qui i display non li installano guardando solo la pedonalità delle location, le facility per favorire l’installazione oppure ancor peggio non installano i display tanto perchè va di “moda”. Inoltre non cercano di massimizzare l’effetto spettacolo e colpire più gente possibile. In US le agenzie si focalizzano su due aspetti. Il primo è il contenuto, assolutamente di qualità, ricco di informazioni utili e mixato con pubblicità di prodotti acquistabili in loco. Il secondo è ciò che ho definito “in your face communication”, ossia i display molto spesso semplici, di dimensioni di al massimo 21″ sono posizionati per fare comunicazione one-to-one cercando di cogliere al massimo l’attenzione di almeno un solo spettatore alla volta. Una totale immersione, diretta e puntuale di informazioni veloci e chiare.
Ne si deduce che da questo ultimo aspetto sia difficile immaginarsi in un centro commerciale od in uno store qualche decina di display. Parliamo di centinaia di display di dimensioni ridotte e spesso posizionati in luoghi dove le persone si fermano completamente o comunque c’e’ una velocità di passaggio molto bassa, ad esempio code e attese. I contenuti sono pesati per soddisfare le varie casistiche, ma nella maggior parte dei casi sono mix di informazioni territoriali, breaking news, pubblicità e spot di pochi secondi, notizie sportive (qui ad ogni ora c’e’ una competizione importante) e promozioni commerciali locali. Le informazioni sono talmente tante da allargare l’audience e cogliere l’attenzione per più tempo.
All’aeroporto JFK di NY, addirittura i gate sono stati affittati a locali bar che hanno mantenuto il layout tipo di queste aree ma ne hanno colorato i pavimenti e le pareti, installato banconi attrezzatissimi e tavoli con addirittura gli iPad utilizzabili. Il Proximity Marketing qui in US è adottato da molte aziende con coraggio e fantasia, a volte trasformando luoghi che non ci saremmo mai aspettati in location commercialmente attive. Pensate agli income di queste aree e di quale servizio utile in realtà offrano ai clienti. Spettacolare!
Certo, questo mio ragionamento non vuole significare che da ora in avanti i modelli da applicare per il Digital Signage in Europa debbano essere questi. Ogni location ha le sue regole. Ma rimane comunque interessante analizzare altri paesi che come sempre dimostrano coraggio e capacità di evolversi. A differenza di una Italia, almeno, ferma ancora al palo! Sarà solo perchè non investiamo? oppure da noi c’e’ veramente qualcosa che non funziona! paura? incompetenza? assuefazione a lord TV? internet only?
Noi in Ideolo ne faremo tesoro anche questa volta!